Acque Sotterranee -
Italian Journal of Groundwater
(2012)
Editoriale
Acque sotterranee: innovazione nella divulgazione
scientifica e tecnologica
Nel 1984, poco meno di trenta anni fa, è comparsa nel panorama tecnico-scientifico
nazionale la rivista Acque Sotterranee, per iniziativa dell’ANIPA e con il coordinamento del
dott. Giovanni Cerbini, che chiese la collaborazione di diverse professionalità per il miglior
successo dell’iniziativa.
Da quel momento la rivista ha assunto un importante ruolo di riferimento per tutti coloro che si
occupano di studi, indagini, perforazioni, pozzi, normative e gestione delle acque, acquisendo e
divulgando i contributi e le esperienze di ricercatori, professionisti, imprese ed enti.
Nella sua nuova veste editoriale ed impostazione della Direzione Scientifica e del Comitato
Editoriale - che ha visto l’ingresso di giovani ricercatori e professionisti con grande entusiasmo
- la rivista “Acque Sotterranee -
Italian Journal of Groundwater
” vuole rimanere aperta ai diversi
contributi di coloro che si occupano di acque sotterranee.
La nuova struttura editoriale prevede articoli di carattere tecnico-scientifico (che saranno
sottoposti a revisione di esperti anonimi), casi di studio, note tecniche, rubriche, schede e
riferimenti informativi di imprese, norme nazionali, comunitarie e internazionali riguardanti le
acque per gli utilizzi convenzionali e innovativi della risorsa e per la sua conservazione.
Particolare rilevanza si cercherà di attribuire ad un proficuo scambio di esperienze tra il mondo
della ricerca e quello della professione, in cui l’aspetto dell’aggiornamento e della padronanza di
strumenti e apparecchiature diventa di notevole importanza nella competizione a scala globale
e nell’ottimizzazione delle risorse economiche disponibili, sempre più contenute, per affrontare
problemi sempre più complessi e frequentemente di approccio multidisciplinare.
Gli articoli pubblicati sulla rivista, che avrà di norma cadenza trimestrale, potranno essere
in italiano ed in inglese; anche per questi motivi abbiamo l’ambizioso obiettivo di richiedere
l’indicizzazione della rivista. Verrà quindi mantenuto uno stretto contatto con la comunità
scientifica nazionale ed internazionale, con particolare riferimento alla International Association
of Hydrogeologists nella sua sezione italiana.
Auspicando il successo delle nuove attività intraprese, approfitto per augurare a tutti un buon
lavoro, anche nell’attuale situazione congiunturale negativa (ma, con un po’ di ottimismo, che
spero si modifichi presto) e per sollecitare i vostri contributi, nelle forme più opportune che
vorrete selezionare.
In questo modo si potrà portare avanti la cultura dell’acqua e di quella presente nel sottosuolo
in particolare, visti i noti problemi di scarsità della risorsa e del suo stato qualitativo talora
negativo che già attualmente affliggono l’umanità e che, secondo le previsioni, tenderanno ad
incrementarsi nel tempo.
A titolo informativo, i quantitativi idrici mediamente a disposizione (risorse rinnovabili) sono
stati stimati per l’Italia dalla FAO in 191.3 km³/anno, di cui 43 km³/anno (22.5%) sono costituiti
da acque sotterranee, il cui saggio utilizzo e protezione sono responsabilità di tutti.
Giovanni Pietro Beretta
Dipartimento di Scienze della Terra
Università degli Studi di Milano